Il nuovo percorso creativo che mi ha portato alla realizzazione della serie
“Anime”
parte dalla volontà di approcciarsi alla rappresentazione del cavallo attraverso un nuovo rapporto poetico creativo con questo nobile animale dalla fisicità “pesante” ma dall’anima “libera e leggera”.
Il progetto artistico si riassume perciò in questo concetto:
“Rappresentare il cavallo senza la sua fisicità tridimensionale”
Ho utilizzato volutamente il bronzo,
materiale tradizionale e pesante come “pesante” è la fisicità del cavallo, realizzando formelle bronzee che contengono “l’Anima” dei cavalli di noti personaggi storici.
“L’Anima” nel bronzo è trattenuta da un nastro annodato a un oggetto simbolo che chiarisce l’appartenenza del cavallo al suo cavaliere.
Il collezionista si trova di fronte a due scelte:
trattenere nel bronzo “l’Anima” del cavallo,
oppure liberarla,
sciogliendo il nodo e aprendo le due formelle.
“L’Anima” del cavallo, liberandosi lascia nel bronzo l’impronta di sé, nella sua più tipica posizione.
“L’Anima” del cavallo di Napoleone
con sella e finimenti dell’epoca, è ferma, altera, immaginata sulla sommità di una collina, mentre l’imperatore controlla i movimenti delle truppe.
“L’Anima” del cavallo di Caprilli
ha lasciato la proprio impronta mentre compie il gesto atletico del salto, così come teorizzato dal suo cavaliere.
“L’Anima” del cavallo di John Wajne
galoppa libera nelle pianure del West, con sella, lazo e soprattutto Winchestern che hanno fatto del suo cavaliere il più famoso cow boy del cinema Western.
La formella,
volutamente nera per aumentare l’aurea di mistero
di ciò che ne è racchiuso,
ha “l’Anima” bronzo d’orata
che si rifà storicamente alla tecnica di rappresentare anime,
aureole e tutto quanto è spirituale e intangibile con finiture dorate.
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